La mozione per l'aumento dei salari e degli stipendi
(30 aprile 1937)


      Il 30 aprile 1937-XV, a Palazzo Venezia, sotto la presidenza del Duce, si riunisce il Comitato Corporativo Centrale. Il Ministro Lantini riferisce sull'andamento dei prezzi e sull'azione svolta per frenare il rincaro della vita.

      Sulla relazione del Ministro parla il Capo del Governo, accennando alla necessità di ristabilire l'equilibrio fra i salari e i prezzi, funzione demandata d'ora in poi alle Corporazioni, che diventano così sempre più gli organi regolatori dell'economia nazionale in tutti i suoi aspetti. Quindi il Comitato approva la seguente mozione presentata dal Duce:

      Il Comitato Corporativo Centrale:
      1) dà atto al Segretario del Partito ed al Comitato corporativo centrale di vigilanza dei prezzi, costituito dal decreto legge 5 ottobre 1936-XIV, della tempestività ed efficacia nell'azione spiegata per il conferimento dei prezzi a seguito dell'allineamento monetario, azione che è riuscita a stroncare ogni tentativo della speculazione al rialzo, che in altri Paesi ha profondamente alterato le situazioni economiche sui mercati di produzione e di distribuzione;
      2) invita i Consigli provinciali delle Corporazioni a continuare in tutte le provincie l'opera del Partito, con la più grande diligenza, affinché la disciplina dei prezzi si mantenga aderente alla situazione economica ed alle necessità della produzione e del consumo, avvertendo che rimangono sempre in vigore le misure previste contro qualsiasi manovra speculatrice, misure che potranno — se necessario — essere aggravate;
      3) riconosce che i prezzi dei generi di più largo consumo hanno subito un aumento globale quantunque siano rimasti immutati i prezzi, interessanti notevolmente il costo della vita, degli affitti e dei principali servizi pubblici che, a norma della legge 5 ottobre 1936-XIV, devono rimanere ancora fermi per un biennio;

(segue...)