(segue) Il discorso di Palermo
(20 agosto 1937)
[Inizio scritto]

      Altra realtà di cui bisogna tener conto è quella che si chiama ormai comunemente l'asse Berlino-Roma. (Imponenti manifestazioni).
      Non si arriva a Roma ignorando Berlino o contro Berlino, e non si arriva a Berlino ignorando Roma o contro Roma. (Vivissimi applausi). Tra i due Regimi c'è una solidarietà in atto: voi mi intendete quando dico che c'è una solidarietà in atto. Sia detto nella maniera più categorica che noi non tollereremo nel Mediterraneo il bolscevismo o qualche cosa di simile. Quando siano evitati questi perturbamenti di gente assolutamente estranea al Mediterraneo, perturbamenti forieri di guerra, mi piace di concludere il mio discorso lanciando un appello di pace a tutti i Paesi che sono bagnati da questo Mare, dove tre continenti hanno fatto confluire le loro civiltà.
      Noi ci auguriamo che questo appello sia raccolto, ma se non lo fosse, noi siamo perfettamente tranquilli perché l'Italia fascista ha tali forze di ordine spirituale e materiale che può affrontare e piegare qualunque destino.