L'Asse Roma-Berlino. Il viaggio in Germania
(24-30 settembre 1937)
Il 24 settembre
1937-XV il Duce lascia Roma diretto in Germania, ospite del Führer.
Prima tappa,
Monaco, dove arriva il 25 mattina accolto da entusiastiche
manifestazioni di popolo. Il primo colloquio fra Hitler e il Duce ha
luogo nell'appartamento privato del Führer dove Mussolini
consegna al Capo del Reich le insegne di Caporale d'onore della
Milizia con la seguente motivazione:
«Condottiero
del popolo tedesco, ha dato alla Germania la fede nella sua nuova
grandezza. Ricostruttore dell'ordine civile, sociale e politico
tedesco, guida con fermissima mano la Nazione germanica verso i suoi
alti destini. Assertore e difensore della civiltà europea
contro ogni tentativo di sovvertimento, ha dato all'Italia, in ore di
lotta, la sua più leale solidarietà ed amicizia.»
Reso omaggio ai
templi votivi dei 16 Caduti della Rivoluzione del 1923, il Duce,
accompagnato da Hitler, si reca alla Casa Bruna, assiste alle
manifestazioni organizzate in suo onore, e alle 17, lascia Monaco,
salutato da una folla immensa che non si stanca di applaudire. Scrive
la stampa del Reich: «Il 25 settembre 1937 passerà alla
storia come un giorno indimenticabile, che resterà eterno nel
cuore di tutto il popolo tedesco».
La mattina del 26
Mussolini assiste alla fase conclusiva delle manovre nel Meclemburgo;
nel pomeriggio, in una località poco distante dalla costa del
Baltico, a tiri di artiglieria pesante.
Il 27 mattina
visita le officine di Essen. La sera dello staso giorno, il treno del
Duce e il treno del Führer, procedendo alla medesima velocità
su due binari paralleli, quasi per significare simbolicamente il
parallelismo delle due Rivoluzioni, giungono a Berlino.
(segue...)
|