(segue) L'Asse Roma-Berlino. Il viaggio in Germania
(24-30 settembre 1937)
[Inizio scritto]
Questa manifestazione gigantesca
ne dà la testimonianza al mondo.
Il 29 settembre,
varcando il confine della Germania, per ritornare in Italia, il Duce
invia al Führer il seguente telegramma di commiato:
Nel varcare il confine della
Germania il mio pensiero si rivolge ancora una volta alla V. E., col
ricordo delle indimenticabili giornate passate con Voi e in mezzo al
Vostro magnifico popolo, con la mia gratitudine per le accoglienze
Vostre e della Nazione tedesca, col cuore pieno dello spettacolo di
energia, di lavoro e di fede che il Vostro Paese fieramente dà
nella sua potente rinascita.
Queste giornate hanno suggellato
la solidarietà spirituale che unisce la Germania nazista e
l'Italia fascista, la fermezza e la concordia dei loro propositi,
l'indissolubilità della loro amicizia.
In me esse hanno fatto più
profonda e più viva la mia ammirazione per la Vostra opera e
la mia amicizia per la Vostra persona.
Vogliate accogliere, con le mie
rinnovate espressioni di gratitudine, i miei auguri più
sinceri e più fervidi per Voi e per il Vostro grande Paese, in
attesa di salutarVi in Italia.
Mussolini
La sera del 30
settembre grande folla si raccoglie davanti a Palazzo Venezia per
salutare il Duce appena ritornato dalla Germania. E il Duce,
accogliendo il desiderio del popolo, appare al balcone e così
parla:
Riporto dalla Germania e dai miei
colloqui col Führer un'impressione profonda e ricordi
indelebili.
L'amicizia italo-germanica,
consacrata nella politica dell'Asse Roma-Berlino, è in questi
giorni discesa nel cuore delle due Nazioni e vi rimarrà.
(segue...)
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