A S.E. Goga Presidente del Consiglio romeno
(2 gennaio 1938)


      Il 31 dicembre 1937-XVI, il nuovo Presidente del Consiglio romeno, S. E. Ottaviano Goga, assumendo il potere, invia un telegramma al Duce per esternargli il suo desiderio di «realizzare una cordiale e franca amicizia» fra il popolo italiano e il popolo romeno «entrato recentemente nei naturali diritti della sua missione storica conservando perennemente inalterato nella sua coscienza l'impulso della sua discendenza romana».
      Il Duce così risponde (2 gennaio 1938-XVI):

      Ringrazio V. E. per il telegramma mandatomi all'atto di assumere il potere e accolgo con viva simpatia i propositi manifestatimi da V. E. per quanto concerne i rapporti tra i nostri due Paesi, rapporti che anch'io desidero di vedere stabiliti su basi di una cordiale, franca amicizia.
      Oltre la discendenza romana che V. E. ricorda e di cui il vostro popolo è giustamente fiero, vi sono molti altri fattori attuali che permettono di realizzare una feconda collaborazione fra i due popoli.
      Mentre V. E. si accinge ad assolvere l'alto compito che le è stato affidato dal Re, le mando, memore dei nostri incontri personali, l'espressione della mia considerazione ed il mio cordiale saluto.
      Mussolini