(segue) Le Forze Armate della Nazione
(30 marzo 1938)
[Inizio scritto]
In Italia, la guerra come lo fu in
Africa, sarà guidata, agli ordini del Re, da uno solo: da chi
vi parla, se, ancora una volta, questo grave compito gli sarà
riservato dal destino.
La guerra terrestre è
facilitata o meno dal dominio maggiore o minore del mare. Che cosa
rappresenti il dominio del mare nello sviluppo della potenza dei
popoli vi è manifesto attraverso i lumi della storia e le
nostre stesse esperienze nazionali. L'Italia, soprattutto l'Italia,
ha il dovere più che il diritto di possedere una Marina da
guerra degna di questo nome. La stiamo facendo. Anche qui il problema
ha dei termini semplici: costruzioni, quadri, navi.
Le discussioni del dopoguerra fra
i sostenitori delle navi da battaglia e gli altri favorevoli ad un
innumerevole naviglio minore si sono esaurite come tutte le
discussioni a carattere piuttosto teoretico. È positivo che
non bastano le navi da battaglia a formare una marina, ma è
più positivo ancora che con il famoso «pulviscolo»
navale non si fa una Marina. Anche senza la facoltà che ci era
stata concessa dalla Conferenza di Washington, noi avremmo finito per
costruire delle corazzate. Decidemmo nel primo tempo di rinnovare le
vecchie: ciò accadde durante la gestione Sirianni.
La cosa fu attentamente esaminata,
anche perché, bisogna riconoscerlo, i precedenti del genere
nella nostra Marina non erano stati felici. In realtà il
nostro Genio navale ha risolto il problema nel più brillante
dei modi: le vecchie unità sono state più che
ringiovanite, rifatte. Due di esse, la «Cavour» e la
«Cesare» sono già entrate in Squadra. Le altre
due, la «Duilio» e la «Doria» sono in
cantiere. Per le altre quattro navi di linea abbiamo utilizzato il
tonnellaggio massimo di Washington: 35.000 tonnellate; la «Vittorio
Veneto» e la «Littorio» sono state varate; le altre
due, la «Roma» e l'«Impero» si lavora a
impostarle. Tra il 1940 e il 1941 e, anche prima, se possibile, il
nerbo della nostra Flotta sarà costituito da 8 navi di linea
di complessive 240.000 tonnellate circa.
(segue...)
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