Alla Corporazione dei cereali
(2 luglio 1938)


      Si riunisce, il 2 luglio, sotto la Presidenza del Duce, la Corporazione dei cereali. Dopo i discorsi del Ministro dell'Agricoltura, e di alcuni componenti della corporazione, intonati a un severo ottimismo circa l'andamento generale delle culture, parla il Duce.

      Dichiara di avere anch'Egli l'impressione che la situazione sia molto migliorata negli ultimi mesi, per cui il raccolto del grano può ritenersi soddisfacente e non sarà inferiore ai 70 milioni di quintali.
      Inoltre la qualità del grano prodotto è veramente ottima; non si è mai visto del grano così pulito, e di peso specifico così alto Come quello di quest'anno.
      Per quanto riguarda le statistiche, il Duce assicura che la statistica della produzione granaria è esatta e risponde sostanzialmente alla realtà; quest'anno la rilevazione sarà ancora più precisa.
      Occorre anche esaminare un altro problema: quello dell'aumento del numero delle trebbiatrici specie nell'Italia meridionale, dove esse sono ancora in numero insufficiente perché occorre, in ogni modo, che la trebbiatura del grano si faccia fare dovunque con sistemi meglio adatti alle necessità della produzione.

      Il sottosegretario alle Corporazioni espone i provvedimenti adottati per le miscele e i risultati ottenuti, e il Duce ordina la lettura della mozione seguente:
      «La Corporazione dei cereali, esaminata la situazione nella quale si svolgono l'approvvigionamento del grano e la produzione delle farine e del pane, considerato che si è superato il periodo della saldatura del vecchio col nuovo raccolto durante il quale, date le ridotte disponibilità è stato indispensabile elevare temporaneamente la percentuale di miscela, stabilisce:

(segue...)