Alla Commissione consultiva per il Diritto di Guerra
(6 febbraio 1939)


      Il 6 febbraio, a Palazzo Venezia, si riunisce per la prima volta, sotto la Presidenza del Duce, la Commissione consultiva per il Diritto di Guerra, istituita con R. Decreto del 15 dicembre. Il Duce pronuncia il seguente discorso:

      Camerati!
      Nel preparare gli ordinamenti della Nazione in guerra, che andiamo compiendo in tutti i settori, non si poteva obliare che le convenzioni internazionali sul diritto di guerra e la vecchia istruzione per le Forze Armate, sono superate, oltre che dal tempo, dall'avvento dell'aeromobile, che ha creato la guerra aerea e ha avuto profonde ripercussioni sulla guerra terrestre e marittima, e sulla loro condotta.
      Noi non avevamo una legislazione organica in materia; come non l'avevano e non l'hanno nemmeno gli altri Stati.
      Quando si prepararono i progetti dei nuovi Codici penali militari vi si dovettero inserire talune frammentarie norme sulla condotta della guerra, perché non era possibile fissare talune sanzioni, quando mancavano le norme sostanziali. Ma era un cattivo e confuso ripiego. Tutto, quindi, consigliava di procedere a un esame approfondito della materia e legiferare ex-novo. Il compito era difficile, dato che non vi erano precedenti da imitare. Ma nel clima fascista i precedenti non sono necessari. Preferiamo crearli.
      Con R. D. del 5 settembre 1935 n. 1691, istituii pertanto una Commissione temporanea per la revisione delle norme sulla condotta della guerra, alla mia diretta dipendenza.
      Il sen. Giannini, al quale avevo affidato la presidenza della Commissione, mi tenne costantemente informato dell'andamento dei lavori che procedettero secondo le mie direttive e, dopo quattro mesi, mi presentò il primo volume dei lavori, contenente, oltre le traduzioni per usi pratici delle convenzioni internazionali, delle quali siamo parte contraente, il progetto delle leggi di guerra e di neutralità e le norme della procedura dinanzi al Tribunale delle prede. Tali provvedimenti, in seguito a delega avuta dal Governo con la Legge 2 maggio 1938 n. 735 vennero emanati con regi decreti 8 luglio e 5 settembre dello scorso anno.

(segue...)