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Nella primavera del 1935 — quando già si delineava l'impresa africana — e già uscivano i bollettini annuncianti la mobilitazione delle Divisioni, Bruno cominciò a pilotare. Usciva tutte le mattine ben presto e quando il tempo non lo permetteva, volava nel pomeriggio. Non impiegò che il numero minimo regolamentare di ore di volo, poi una mattina a Centocelle decollò. Io ero sul campo ed ero perfettamente tranquillo. Vidi la partenza, seguii l'apparecchio nell'aria, poi atterrò in maniera perfetta. Ebbi la grande gioia di puntargli sul petto l'aquila d'oro. Anch'egli era molto calmo e sembrava non dare un'eccessiva importanza al fatto. Il brevetto rilasciatogli dal Ministero dell'Aria porta il numero 635, la data del 28 maggio 1935 e dice: «L'allievo premilitare Mussolini Bruno avendo ultimato con esito favorevole il 28 maggio XIII le prove pratiche di volo su apparecchio C. 100, e quelle teoriche prescritte è nominato pilota premilitare. Il Ministro: Mussolini». Trovo nel mio diario in data 28 maggio 1935: «Oggi Bruno ha superato le sue prove per diventare pilota d'aviazione. Ho assistito all'atterraggio che è riuscito molto brillante. Non si dirà che io prepari i miei figli alla vita comoda». |