«Voi sapete che il decollaggio con pieno carico di essenza è una delle cose più difficili per un volo così lungo. Sono lieto di dichiarare che l'aeroporto di Istres, le sue grandi dimensioni ed il suo perfetto mantenimento mi hanno entusiasmato. Sono certo che la partenza si farà con regolarità assoluta. Voi vedrete che la squadriglia italiana, che è comandata dal tenente colonnello Biseo, saprà mostrarsi degna dell'attesa che suscita questa prova, nonché della fama conquistata dalle nostre ali nel mondo intero.
«Per parte mia sapete che non appena ritornato dalla campagna d'Africa, alla quale ho partecipato come ufficiale di complemento, mi sono deciso ad intraprendere la carriera aeronautica, perché ero rimasto entusiasta dei voli di guerra e sentivo che questa era la mia vocazione. Ho chiesto l'autorizzazione al Duce che me l'ha accordata con la massima facilità essendo egli pure un appassionato pilota. Poi, quando ha appreso che io desideravo partecipare a questo volo, egli non solo mi ha autorizzato a far parte dell'equipaggio, ma non mi ha nascosto la sua soddisfazione per la mia iniziativa. Egli ha dato tutto il suo appoggio alla crociera affinché i minimi particolari venissero studiati con la massima attenzione. Io non voglio fare previsioni sul volo: su questo preferisco non avventurarmi con dei pronostici. Desidero attendere saggiamente l'arrivo a Parigi per riferire in modo concreto come si sarà svolto il nostro viaggio. Arrivederci, dunque, al Bourget».
Durante il volo mandasti al Popolo d'Italia che lo pubblicava nel numero del 21 agosto, questo marconigramma:
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