«La prima tappa Guidonia-Dakar comporta il sorvolo in formazione del Sahara e si svolge lungo circa 4300 chilometri; la seconda Dakar-Porto Natal, trasvolando l'Atlantico meridionale, copre una distanza di oltre 3200 chilometri. Aggiungendo i 2500 della terza tappa Porto Natal-Rio de Janeiro sarà un percorso totale di oltre 10 mila chilometri. Una prova, dunque, tutt'altro che agevole, la cui riuscita si affida alla bontà del nostro materiale e alla perizia dei nostri piloti.
«Gli apparecchi prescelti sono gli S. 79. Le loro caratteristiche, per quanto note, sono le seguenti: velocità di crociera 450 chilometri l'ora, potenza 2250 HP., quota di tangenza metri 7000; carico utile kg. 3700, autonomia di volo a carico di guerra kg. 2600.
«Gli S. 79 detengono ben sei primati internazionali di velocità sui 1000 chilometri con carico sino a 5000 chilogrammi e su 2000 chilometri con carico sino a 2000 chilogrammi. Ricorderemo ancora che gli S. 79 hanno al loro attivo la vittoria della Istres-Damasco-Parigi. Gli apparecchi, che sono gli stessi che parteciparono a questo grande volo, come allora hanno all'agile carlinga un segno che fu di buon augurio: quello dei «Sorci Verdi».
«Ecco i nominativi degli apparecchi e la composizione dell'equipaggio:
primo apparecchio, capo pattuglia: «I. Bise»: colonnello pilota Antonio Biseo, capitano pilota Amedeo Paradisi, sottotenente pilota Vitalini Sacconi Giovanni, sergente maggiore radiotelegrafista Cubeddu, sergente maggiore motorista Ardu; secondo apparecchio, «I. Brun»: tenente pilota Bruno Mussolini, tenente Mancinelli Renato, maresciallo radiotelegrafista Boveri, maresciallo montatore Arata, maresciallo montatore Trezzini; terzo apparecchio, «I. Moni»: capitano pilota Nino Moscatelli, capitano pilota Castellani Gori, maresciallo pilota Crucianelli, maresciallo radiotelegrafista Frustante, sergente maggiore motorista Matriciani».
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