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«Un altro aspetto che rende attraente per me questo lungo volo è appunto nella sua vastità. I territori che sorvoleremo mi sono del tutto ignoti. Per ora ho di essi nella mente soltanto l'arido tracciato delle tante carte geografiche che ho consultate, nella preparazione della rotta. Il percorso di questi 10.000 chilometri che contiamo di trasvolare in un tempo molto breve, non offrirà certo, nel senso comune della parola, paesaggi d'incanto; gran parte della prima tappa, a cui noi diamo grande importanza agli effetti della riuscita del nostro programma, è desertica ed assolutamente nuda; la seconda parte, se la visibilità sarà favorevole, presenterà un enorme specchio grigio-azzurro: l'Oceano. Ma il paesaggio per il pilota non è fatto di elementi di bellezza convenzionale, ma di un'infinità di piccoli particolari che, venendo dall'esterno a contatto coi manometri e con gli strumenti di navigazione e con tutti i congegni della macchina, si fondono, in quel clima particolare della cabina di un apparecchio in volo, con gli stati d'animo più suggestivi. La zona più bella e naturalmente quella che guarderemo con maggiore gioia dopo averla raggiunta attraverso uno sforzo non lieve, sarà quella della costa dell'America Latina. |