Benito Mussolini
Parlo con Bruno


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     «— Come organizzazione interna della linea, in che maniera vi siete regolati?
     «— La linea è divisa in tre tronchi. Il primo, impropriamente chiamato europeo, è gestito da tre apparecchi e va da Roma all'Isola del Sale. Sarebbe quindi più propriamente un tronco europeo-africano-semiatlantico, se si considera che la traversata dalla costa africana all'Isola del Sale comprende ben mille chilometri di mare aperto. Poi vi è il tratto prettamente atlantico, servito da quattro apparecchi ed infine il tratto americano, con tre apparecchi per ora, ma che ne avrà quattro, quando la linea giungerà sino a Buenos Aires.
     «— Quanto ai piloti...
     «— Uomini sui quali si può fare sicuro affidamento. I capi equipaggi del primo tronco sono infatti Suster, Carelli e Rapp. Quelli del secondo Castellani e Satti, che hanno la loro sede all'Isola del Sale mentre Paradisi e Moscatelli l'hanno a Pernambuco. In America poi gli apparecchi sono affidati a Mencarelli, Ferioli ed a Pavia. Tutta gente che sa il fatto suo e che per di più ha seguito un particolare corso di navigazione astronomica, che ha dato risultati veramente lusinghieri. Noi contiamo molto sulla radio, certamente, ma non abbiamo voluto trascurare alcun mezzo per assicurare la massima regolarità e la massima sicurezza alla nostra linea.
     «— E... a quando, l'inaugurazione?
     «Bruno Mussolini si fa pensoso.
     «— Nella vita sempre — soggiunge — e nel nostro mestiere specialmente, non bisogna parlare che a cose fatte. Io ho parlato molto oggi, ma su argomenti già affrontati e superati, su dati di fatto certi, reali. Parleremo dell'inaugurazione quando sarà già avvenuta. Accettate intanto, come ricordo di questa nostra conversazione, il distintivo che abbiamo inaugurato pochi giorni fa. Vi piace?