«L'atto di nascita ufficiale della L.A.T.I. risale all'11 settembre dello scorso anno. Ma quando la Società assunse questa autonoma fisionomia, noi eravamo già al lavoro da quattordici mesi, riuniti in una Direzione sperimentale dell'Ala Littoria. Senonché alla vigilia dell'esercizio della Linea un complesso di ragioni consigliarono la costituzione di una Società autonoma che assunse, appunto, il nome di Linee Aeree Transcontinentali Italiane.
«Potrà a taluno sembrare eccessivo che ci sia voluto esattamente un anno e mezzo per organizzare e inaugurare la Linea destinata a congiungere Roma con l'America Latina. Ma quando si pensi all'insieme dei problemi che sorgono nell'attuazione pratica di tale progetto, si dovrà convenire che in condizioni normali questo periodo di tempo non sarebbe stato eccessivo: ed ha costituito un primato per chi, come la L.A.T.I., ha dovuto lavorare in condizioni eccezionali e procedere per ben due volte all'organizzazione e soluzione dei problemi organizzativi.
«Infatti il nostro primo progetto prevedeva che la Linea italiana avrebbe seguito, in linea di massima, l'itinerario delle precedenti linee già in funzione a cura delle Compagnie straniere Deutsche Lufthansa e Air France, usufruendo così di basi già attrezzate ed efficienti. Mentre si procedeva alla creazione della flotta sociale, si è lavorato per circa un anno alla realizzazione di questo primo progetto. Ma quando tutto sembrava concluso, e già da parte delle tre Società (Ala Littoria, Deutsche Lufthansa, Air France) si era proceduto alla stipulazione di un definitivo accordo per l'esercizio della Linea italiana, il Governo francese comunicò che non soltanto da parte sua non ratificava tale accordo, ma negava ai nostri apparecchi il permesso di sorvolo sul territorio coloniale francese e negava altresì ai nostri piloti il visto sui passaporti. Ciò avvenne esattamente nel maggio dello scorso anno. Si può quindi ben dire che da tale epoca sia cominciato un nuovo periodo di lavoro, il quale, dovendo prevedere lo svolgimento della Linea su basi assolutamente nuove, si presentava molto più gravoso e difficile del primo.
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