Le colline a nord di Alicante erano sparse di cumuli con ampie schiarite che ci permettevano di vedere ogni tanto il terreno. Eravamo sui 3500 metri. Ad un certo punto fummo costretti ad entrare in una nube. Sembrava di poco spessore, invece non se ne veniva mai fuori. Per circa 10 minuti navigazione strumentale che fu svolta da Bruno con la massima disinvoltura e tranquillità. Però non trascurava di osservare continuamente il termometro; le formazioni di ghiaccio non erano simpatiche in quella zona; sotto di noi c'erano le montagne. Tutto andò a meraviglia.
Atterrammo all'aeroporto di Siviglia dove il Console di quella città aspettava per rendere omaggio a Bruno.
Volendo visitare Siviglia, Bruno stabili di fermarsi un giorno che dedicò alla visita del Palazzo Reale e dei dintorni della città. Interessante è stata la visita fatta alla Distilleria di Jerez della Frontera, ove assaggiammo vini e cognac di vecchie date.
Il giorno dopo partimmo per Villa Cisneros. Il tempo buono permise a Bruno di fare molte osservazioni e così per tutto il percorso si è divertito a carteggiare. In volo ricevemmo una comunicazione: ci si avvertiva che un nostro apparecchio aveva atterrato a Capo Jubi per avaria. Bruno decise di atterrarvi per eventuale soccorso. Dopo sei ore di volo raggiungemmo Villa, sul cui campo ventoso Bruno atterrava con abile manovra.
La sera fummo ospiti del Comandante il presidio spagnolo; pranzo che regalò a Bruno un bel dolore di ventre per una scorpacciata di frutti di mare, di una specie che se ne vedono solo in quel posto.
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