Benito Mussolini
Parlo con Bruno


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     «Di vecchi piloti ce ne saranno pochi. Nel dopoguerra si dovranno subito conquistare mercati americani, indiani, sul Pacifico.
     «Occorre principalmente riunire tutte le società in un unico organo perché non vi siano dispersioni di forze, così si potrà sfruttare maggiormente il materiale e nello stesso tempo ci sarà molta più economia nel materiale stesso. Un solo direttore, una sola direzione tecnica, una sola amministrazione».
     Una proposta del genere presentata a suo tempo non venne accettata.
     — Siamo alla vigilia della guerra, se ne parlerà in appresso — disse.
     Sapeva insistere contro ogni contrarietà; sapeva convincere.
     Altri progetti aveva in mente che di tanto in tanto mi esternava come segreti.
     Volendo parlare di Bruno ci sarebbe moltissimo da dire e non soltanto nel campo aviatorio e sportivo. Bruno si interessava di ogni attività nazionale coni concetti personali che sapeva elaborare, custodire e presentare a momento opportuno.
     Ten. Colonn. GORI CASTELLANI
     

Capitolo VII – Ricompense al Valore Militare e Aeronautico

     Ricompense al V. M., al V. A. e Distintivi Onorifici concessi al Capitano Arma Aeronautica - Ruolo Naviganti Mussolini Bruno.

     Medaglia d'Argento al Valor Militare «sul campo» - A.O.I.
     (B. U. 1936, dispensa n. 20, pag. 312).
     «Più giovarne pilota di aeroplano da bombardamento, volontario nell'Africa Orientale, partecipava con sereno ardimento dall'inizio delle ostilità a numerose azioni di guerra per un complesso di circa 110 ore di volo sul nemico. Costretto sovente dalla natura del terreno e dalle circostanze a navigare a bassa quota e ad esporsi alla violenta reazione avversaria che colpiva 18 volte l'apparecchio, portava sempre a termine la missione affidatagli. Il 23 dicembre rientrava da una imponente azione di bombardamento sui guadi del Tacazzè con l'alettone destro squarciato e sconnesso da un proiettile esplosivo di contraereo».