Benito Mussolini
Parlo con Bruno


Pagina 94 di 106       

%


     «La visita compiuta presso la Scuola atlantica ed i reparti aerei si è dimostrata utile ed esauriente. Accolti ovunque con vero cameratismo, sono stati con noi larghi di informazioni e di dettagli».
     A proposito della organizzazione di questi campi, tu giustamente osservavi:
     «Il concetto della inalterabilità dei componenti l'equipaggio è parimenti giusto e indicativo. Ma soprattutto io ho approvato il sistema di inviare quali insegnanti, equipaggi tolti fra i migliori dei reparti, che abbiano cioè un ascendente sugli allievi, già combattenti e piloti e che possano dare a chi si accinge a far parte di una nuova specialità tutti quegli insegnamenti e consigli pratici che solo chi ha vissuto nei reparti operanti di questa guerra e in grado di dare. Nei due giorni trascorsi a Lunenburg abbiamo consumato i pasti alla mensa ufficiali del campo. Molta economia nel vitto e una assoluta guerra agli sprechi. Altra cosa è l'abolizione delle tovaglie sostituite con facsimili di carta. Alla sera ci hanno dato un concerto eseguito,» dalla banda militare del campo. È questa una simpatica usanza».
     «Brema, una delle città più bombardate, non appare molto colpita. Poche sono le case demolite e rare le tracce di bombe. Avendo saputo che nelle fabbriche lavoravano 290 operai italiani, ne ho fatti adunare una parte nel campo onde parlare con loro»... «Ho notato che ovunque anche nei paesi è oramai esclusivamente in uso il saluto "Heil Hitler "».
     «Lasciamo Brema e Lunenburg per V. sull'Atlantico dove ha sede il Comando dell'aviazione atlantica. Lungo tutto il volo si sorvolano foreste immense e ricche zone industriali belga e francesi. Ovunque si ha la netta sensazione di un lavoro febbrile. A V. sono accolto molto bene dal T. C. Comandante del Reparto. È con noi largo di notizie ed abbiamo con lui lunghe e piacevoli conversazioni».