Squadriglia aerea di lunga crociera
per tutti i cieli e tutti gli ardimenti,
o Bruno Mussolini!
Ogni core che vegli un suo caduto
in te rivive cocente dolore
rivede nel fulgore
della tua gloria il bene suo perduto
e trepida per ogni combattente
tutto il cuore di tutta la tua gente.
Tal, da sì vasta eco ripercosso,
dall'amore e dall'odio esasperato,
dalla fede esaltato e dall'orgoglio,
si riversa il cordoglio
cupo sul tuo paterno core, o Duce
e accresce il rogo della tua passione.
Ma asciutto è il ciglio, ma non sa di pianto
il gran calice d'oro della fede,
né di singulto l'urlo di vendetta
e il canto trionfale
che al turbinio dell'eliche s'affretta!
Perché la dolorosa
carne della tua Patria, non più vana
e labile astrazione, ma realtà,
realtà vivesse a imagine di Dio
conforme al suo comandamento, o Bruno,
tu, fra gli eletti eletto
di nostra stirpe, ogni terrena cura
e tua veste mortale,
trasustanziasti in fiamma inestinguibile.
Te guidò l'Ideale,
giovinetto arditissimo campione,
per gli azzurri di Africa e di Spagna,
fra le brume d'Albione ed oltre Atlantico,
messo di gloria, di vita e di morte
pel novissimo Verbo. A l'oriente
guida il volo de l'aquile imperiali
ai termini fatali!
Sì come tutti i Mani della Patria
e de' suoi cieli e Francesco e Balilla,
vivo se tu nelle nostre falangi,
da un'eterea carlinga vigilando,
sempre presente, Bruno Mussolini,
per i nostri destini!
FERNANDO DA CESENA
Nella Donna Fascista del 30 agosto:
BRUNO
La madre, italiana, contempla
la desolata carlinga frantumata
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