Benito Mussolini
Storia di un anno. Il tempo del bastone e della carota


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     Come è stato detto la relazione fu data alla stampa e sollevò le discussioni alle quali si è accennato.
     Pubblicala la relazione, il Duce, in data 14 aprile 1943, mandava un autografo a Messe così concepito:
     «Caro Messe, la vostra relazione sulla prima vittoriosa battaglia sulla linea "del Mareth", è così viva, palpitante, esauriente che ho deciso di farla conoscere, a mezzo stampa, al popolo italiano. Vi ho introdotto soltanto poche varianti per comprensibili motivi. Con questo, ma non soltanto con questo, ho inteso di dare pieno riconoscimento alla vostra opera di Comandante e al valore dimostrato dai vostri soldati. Dalla fine di marzo ad oggi la situazione è cambiata, cioè, è diventata più difficile. Desidero dirvi che conto su di voi per protrarre la resistenza sino all'estremo e così scompaginare, almeno per quanto riguarda la successione dei tempi, i piani del nemico che mirano a sbarcare sul continente, previo sbarco sulle isole. E ancora: noi facciamo e faremo l'impossibile per rifornirvi del necessario. Accogliete il mio augurio e il mio saluto come sempre cordiale. - Mussolini.»
     Dopo quella del Mareth, si svolse la seconda battaglia di arresto in Tunisia: la battaglia dei cosiddetti "Schott", specie di paludi salate. Anche di questa battaglia il Messe mandò una relazione accompagnata da questo biglietto: «Duce, mi permetto di inviarvi, a seguito della precedente sulla battaglia di Mareth-El Hamma, la relazione sulla battaglia degli "Schott" e sull'inizio del difficile ripiegamento sulla linea di Enfidaville.