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Intanto cominciavano a giungere a Roma le prime relazioni dei testimoni oculari degli avvenimenti. Ecco alcuni brani della relazione scritta da un alto funzionario del Ministero della Cultura popolare mandato in missione in Sicilia e rimastovi dal 5 al 15 luglio. Dopo avere insistito sul vero e proprio caos determinato dagli incessanti bombardamenti, egli diceva: Nonostante lo stato d'animo piuttosto agitato dei siciliani di fronte alla situazione interna del Paese, nei riguardi del fattore guerra sino al 10 luglio il loro sentimento era di rassegnazione per quanto riguardava il peso della costante azione aerea nemica (con sprazzi di rivolta e di odio contro la barbarie americana) e di una certa fiducia nei riguardi della conclusione della guerra. |