«Il Badoglio propendeva per la soluzione "tedesca" del problema perché, con la sua conferma nella carica di capo di S. M. generale, la sua funzione rimanesse di "primissimo piano". E concludeva: "Queste considerazioni io ho ritenuto mio stretto dovere di dire con tutta franchezza come ho sempre fatto coi voi, Duce. Non è certamente un sentimento di orgoglio che mi ha mosso, ma una giustificabile tutela del nome che, con tanto lavoro e tanti sacrifici, ho acquistato durante la grande guerra, in Libia e nella campagna etiopica. Che se orgoglio io ho, è quello di avere sempre servito fedelmente, con devozione illimitata, voi, Duce».
«In data 4 giugno, cioè 6 giorni prima della dichiarazione di guerra, diramava la seguente circolare n. 5569. indirizzata a tutti i capi di stato maggiore, ai Governatori delle Colonie, al Ministro degli Esteri: Oggetto: Costituzione e funzionamento del Comando Supremo delle FF. AA. in caso di guerra. "È necessario qualche chiarimento e precisione nei riguardi della costituzione e funzionamento del Comando Supremo delle FF. AA. in caso di guerra.
«"1. - Comandante Supremo di guerra e di tutte le FF. AA. ovunque dislocate e per delega di S. M. il re, il Duce.
«"2. - Tale comando il Duce esercita a mezzo del capo di S. M. generale, il quale dispone di un suo stato maggiore generale. Le principali funzioni del capo di S. M. generale sono:
«"a) tenere al corrente il Duce del quadro generale della situazione militare delle FF. AA. e, in relazione anche alla situazione del nemico, delle loro possibilità operative. Prendere di conseguenza gli ordini e le direttive di massima «per la condotta delle operazioni;
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