Benito Mussolini
Storia di un anno. Il tempo del bastone e della carota


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     «La situazione dell'Italia era che, quantunque avesse avuto luogo una rivoluzione interna, essa era ancora alleata della Germania e proseguiva la causa comune insieme ad essa. Era una situazione molto difficile a mantenere giorno per giorno, con le pistole della "Gestapo" puntate alle nuche di "tanti colli".
     «Avevamo ogni motivo di credere che Mussolini era tenuto sotto forte guardia ed in luogo sicuro e certamente era molto nell'interesse del Governo Badoglio di avere la certezza che non fuggisse.
     «Si afferma che lo stesso Mussolini avrebbe dichiarato di credere che sarebbe stato consegnato agli alleati. Questa certamente era l'intenzione e sarebbe stata realizzata se non fossero intervenute circostanze sfortunatamente fuori del nostro controllo. Le misure prese del Governo Badoglio erano accuratamente studiate ed erano le migliori che esso potesse adottare per trattenere Mussolini; però esso non aveva previsto una discesa di paracadutisti di sì vasta portata come quella che i Tedeschi effettuarono nel punto dove egli era confinato. Si noterà che essi gli avevano mandato alcune opere di Nietzsche e qualche opuscolo per consolarlo ed alleviare il suo confino. Indubbiamente essi erano a perfetta conoscenza del luogo ove egli si trovava e delle condizioni in cui era. E l'impresa fu caratterizzala da grande temerarietà e condotta in grandi forze.
     «Essa dimostra certamente che vi sono molte possibilità di questo genere nella guerra moderna. Non credo che vi sia stata negligenza o inosservanza dei patti da parte del Governo Badoglio, il quale aveva un'ultima carta da giocare.