«Prendete occasione da tali argomenti e anche da ogni altro che vi parrà più opportuno per far presente all'Auswartiges Amt la necessità di questa nostra decisione.
«Ci rendiamo conto che lo sgombero di tali forze importa problemi e questioni anche di carattere politico, come ebbe a dire lo stesso Von Ribbentrop, ma abbiamo ferma fiducia che si potrà risolvere il tutto nel modo più soddisfacente per ambo le parti.
«I necessari contatti a questo scopo dovranno essere quindi immediatamente presi dagli organi competenti interessati, politici e militari. - Guariglia».
Settembre al Gran Sasso d'Italia
Nella sua esposizione al Gran Consiglio, Mussolini dichiarò che, a proposito di guerre sentite o non sentite, non voleva disturbare le "grandi ombre", non voleva cioè risalire nel corso del XIX secolo a esaminare quali guerre furono più o meno sentite, nel ciclo del Risorgimento.
Ecco la parte del suo discorso, che fu allora condensata in poche parole.
Mussolini cominciò col ricordare la guerra del 1915-1918, dichiarata in un'atmosfera di vera e propria guerra civile, con una lotta senza quartiere fra neutralisti e interventisti. Guerra civile che continuò sino a Caporetto; ebbe una tregua nei dieci mesi della riscossa sul Piave e ricominciò immediatamente dopo, appena firmata la falsa pace di Versaglia. "Sentita" la guerra del 1915-1918? Fu detta la guerra dei "milanesi" e nei "reggimenti" molti dovevano celare la loro qualità di cittadini della metropoli lombarda, per non incorrere nelle ire e negli insulti dei compagni.
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