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Il caso Grandi non è il solo, è uno dei tanti, e tutti si rassomigliano. Storicamente è accertato che nelle grandi crisi i capi mollano o tradiscono mentre i piccoli tengono e rimangono fedeli. È, dunque, il calcolo (cioè l'intelligenza) che gioca nei primi, mentre nei secondi è la forza primigenia ed elementare del sentimento che li guida. Davanti a capovolgimenti spirituali come quelli che l'epistolario Grandi documenta (e non è che una minima parte), si comprende lo scetticismo di Mussolini, dovuto anche al fatto che nella sua vita egli non ha mai avuto amici. Dalla Marcia su Roma al discorso del 3 gennaio
Quando si è dinanzi a fenomeni storici di vasta portata, — come una guerra o una rivoluzione, — la ricerca delle cause prime è straordinariamente difficile. Soprattutto è difficile fissare, nel tempo, l'origine degli avvenimenti. Si corre il rischio, risalendo nei secoli, di arrivare alla preistoria, poiché causa ed effetto si condizionano e si rincorrono a vicenda. Per evitare questo è necessario stabilire un punto di partenza: un atto di nascita. |