Benito Mussolini
Vita di Arnaldo


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     Negli ultimi anni, Arnaldo, tenne una serie di discorsi che non sono stati dimenticati dai fascisti e dal pubblico. Così a Pavia si ricorda la conferenza «Verso il nuovo primato», tenuta per l'inaugurazione dell'Istituto Fascista di Cultura il 17 gennaio del 1929. Un discorso che ebbe notevoli ripercussioni fu quello pronunciato a Milano il 9 marzo del 1928, anno VI, dal titolo: «Le forze dominanti». Altro non meno interessante discorso fu quello pronunciato al Teatro Lirico di Milano il 13 marzo del 1929. Arnaldo spiegò perché non fosse tra i candidati:
     «Già nel 1924 — egli disse — e ancora nel 1929, credetti opportuno declinare l'invito che mi veniva rivolto perché io fossi candidato. Ma questo mio diniego, lo dico subito, non è in relazione ad una antipatia specifica verso il Parlamento. Esso proviene da altre ragioni di carattere personale. Ho l'orgoglio di potere affermare che la collaborazione quotidiana, che viene data da me attraverso Il Popolo d'Italia, alla grande opera del Duce e del Fascismo, è così intensa da assorbire completamente ogni mia attività. Poi nel Parlamento Nazionale vi è la figura dominante di Benito Mussolini e non è necessaria la collaborazione dei minori».
     Discorso d'occasione, ma pieno di punti interessanti quello pronunciato a Ghirla a 600 Ufficiali della M.V.S.N. dopo le manovre — 30 agosto 1928 —. Tutto pervaso di affetto e di nostalgia per la nostra terra è il discorso «Romagna» pronunciato il 15 marzo 1928 all'Associazione «Famiglia Romagnola» di Milano. È con ampia e precisa visione del panorama agricolo-forestale della Nazione, che Arnaldo pronunciò il discorso su «L'Agricoltura nella vita italiana» al Padiglione dell'Agricoltura, alla Fiera di Milano, il 25 maggio del 1928; quello di Asiago, l'8 settembre dello stesso anno per la «Giornata forestale»; quello sui «Problemi della montagna» pronunciato nel Padiglione dell'Agricoltura alla Fiera di Milano, il 26 aprile del 1929; quello sulla «Tradizione agricola» pronunciato a Cesena l'8 aprile del 1929 per l'assegnazione dei diplomi ai periti agrari di Cesena.