Benito Mussolini
Vita di Arnaldo


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     Svolgendo la sua attività nella più importante città d'Italia dopo Roma. Arnaldo si interessava sommamente anche dei problemi municipali. In data 10 maggio, mi mandava le seguenti segnalazioni:
     «Trascuro dal dirti ciò che si pensa, si dice del Municipio. Per coprire molte insufficienze aggravate da invidie, pettegolezzi, sarebbe necessaria la famosa consulta. Richiamo la tua attenzione su la facilità come valenti ingegneri del Governo (Genio civile e Ferrovie dello Stato) siano stati chiamati a coprire posti di ingegneri direttori dei nuovi lavori di Milano — senza concorso.
     «Ti cito il caso dell'ing...... chiamato dall'Amministrazione delle Ferrovie dopo un concorso fatto andare deserto ad arte. Ultimo l'Ingegnere Capo del Genio Civile, nominato per chiamata a direttore dei lavori pubblici di Milano, con un semplice decreto podestarile.
     «A parte che l'Amministrazione dello Stato non è l'osteria dove si entra e si esce a piacimento, lascio immaginare la scia di commenti a queste nomine.
     «La situazione del Partito io la considero buona. In complesso leggendo quotidiani, settimanali, relazioni, mi sembra che le cose vadano assai bene.
     «Le cose miracolose non si possono fare.
     «Bisogna lavorare con quel materiale che si ha.
     «I giovani saranno migliori di questa generazione».
     E in fine di lettera:
     «La riduzione dell'assegno del caro-vita non ha più strascichi di risentimento. Milano è invece inquieta per il ballo della sterlina. È forse l'unica città italiana che sente le angustie dell'instabilità. È una segnalazione, non un apprezzamento. Bisogna riunire il Comitato del grano, discutere sui prezzi, sulle culture, assegnare i premi, tenere vivo l'ardore della battaglia. Credo di avere scritto troppo, ti chiedo scusa e ti abbraccio».