Benito Mussolini
Vita di Arnaldo


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     «Non ho la pretesa di scoprire l'America e sarò schematico:
     «1°) È necessario che nel quadro generale del Fascismo, tu scelga quattro ispettori politici e quattro ispettori amministrativi di sicura coscienza, di larga cultura politica, non legati a nessuna scuola e a nessun interesse recondito, obbedienti alla legge suprema ed armonica del Fascismo, conoscitori perfetti dei nostri mali singoli e collettivi, regionali e nazionali, dei nostri meriti e delle nostre qualità che, bisogna confessare, non sono poche e non sono disprezzabili. Sono certo che a questa trovata semplicistica tu sorriderai dicendo: ancora dei burocrati! Non vi sono i vice segretari del Partito?
     «Dichiaro subito che noi dobbiamo imparare dalla Chiesa di Roma e un po' anche dallo Stato e dal suo Ministero dell'Interno. La Chiesa sceglie i suoi visitatori apostolici per le Diocesi i quali confabulano, ascoltano, non si sbilanciano, osservano e segnalano a chi di dovere quali sono i punti morti su cui la politica ecclesiastica si ferma. Le autorità superiori che sono al riparo da qualsiasi vicenda e da qualsiasi manovra di accerchiamento, provvedono di conseguenza, in base alle sicure indicazioni degli ispettori. Vi sono, è vero, i tuoi vice segretari, ottime persone che io conosco, ma che sono legate ad una fatica improba, a contatto con le carte, con le commissioni, con gli Onorevoli, con i gerarchi di passaggio. I vice segretari devono restare tali; non si possono muovere troppo spesso da Roma. L'ispettore politico, invece, arriva tempestivamente, senza alcun peso di gerarchie, ma con il viatico sicuro delle alte autorità del Partito. Egli guarda, osserva e riferisce: è al riparo da qualsiasi sorpresa. E in questo senso deve provvedere pure l'ispettore amministrativo, che potrebbe essere scelto tra degli ottimi ufficiali in posizione ausiliaria.