Benito Mussolini
Vita di Arnaldo


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     È del 26 ottobre 1931 questa lettera:
     «Ti invio queste copie dell'Almanacco fascista uscito esattamente — come ti promisi — alla vigilia della Marcia su Roma. Sto preparando, auspice il prof. Ferri, un altro volume che ti piacerà: Arte romana sul Danubio. Vi sono elementi fotografici interessantissimi. Molti rallegramenti ancora per le giornate napoletane superbe».
     L'ultima lettera reca la data del 9 dicembre '31.
     «Carissimo Benito,
     «Desidero darti alcune notizie complementari alle solite che ti do per telefono. La nomina di Starace ha incontrato a Milano largo favore. ... La situazione politica milanese è normale. L'opera assistenziale ha già iniziato la sua azione benemerita. D'accordo con Brusa visiterò alcuni circoli rionali, non a scopo di propaganda, ma per rendermi conto di ciò che si fa nei gruppi e per confortare i camerati nella loro opera di fraternità e di assistenza. Il Podestà mi ha assicurato che si imposteranno sempre nuovi lavori. L'inverno, per quanto si presenti grave, non ha caratteri foschi. ... Ho ricevuto alcune visite a proposito di stile e di esibizionismo che io condannai aspramente nella lezione ai giovani (che, tra parentesi, ha avuto un successo che non potevo neanche immaginare). Sono venuti da me anche alcuni aspiranti accademici e senatori a porre la loro candidatura. Io ascolto molto e parlo poco. Anzi non parlo affatto. ...Sarò a Roma la settimana prossima per discutere il bilancio della Provincia con la Commissione Centrale. Ho anche la riunione di fine d'anno dell'Istituto di previdenza dei giornalisti e infine una riunione del Comitato della Pesca, a proposito del quale il Duca di Genova mi pare esageri nella mia valorizzazione su un problema che conosco appena».