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Tu però eri sicuro della tua preparazione. Avevi abbandonato ogni diversivo che non fosse la scuola. Ti piacevano i voli e le corse in automobile, ti appassionavi al tennis; ma questi divertimenti non ti sottraevano mai le ore di studio. La musica restava la tua grande consolatrice. Vedevi ingrandire in te il senso mistico della vita, in tutta la sua pienezza di santi affetti e di assoluti doveri. Seguivi con grande interesse, al Liceo, il corso di religione: una fede serena, ferma e intensa, si era formata in te. I libri di filosofia e di storia suscitavano nel tuo animo una chiara visione di vita, degna di un uomo maturo, di grande senno, di equilibrio. In ogni suo aspetto, la vita dello spirito ti apriva le sue porte e tu ti addentravi con ardente gioia in quei campi infiniti. Sembravi quasi presago del tuo destino: eri impaziente di completare le tue conoscenze, come chi sappia che un giorno gliene mancherà il tempo... |