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Finiti gli esami, eri stanco, ma contento. Riordinasti le tue cose e prendesti le disposizioni per le vacanze, che dovevano essere piene di gioia. Mentre ti accingevi a metterti al volante per andare in Romagna, mi dicesti: «Parto contento; ho vinto la più bella delle battaglie. Potrò divertirmi. Andrò all'Università a Roma. Vieni presto a trovarci».
Quella partenza da Milano doveva essere l'ultima. Ma tu non avevi alcun presentimento di sventura, e ti eri abbandonato, senza tristi pensieri, alle gioie che ti offriva il nostro incantevole mare di Romagna. Rammenti i giorni sereni di Cesenatico? Le ore trascorse su la spiaggia? Gli amici buoni, che ti prediligevano, come il più degno, il primo fra loro?... Tutto questo, oggi, mi sembra un bel sogno lontano: il morbo spietato, che sembrava aver rallentata la sua morsa di ferro, aspettava, in agguato, la sua rivincita. |