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Una nuova amarezza mi colpì verso i primi di ottobre. Mi trovavo a Roma e lessi sui giornali di Milano l'annuncio della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno scolastico per le classi medie. Passai un giorno di sofferenza profonda. I ricordi, a un tratto, affluivano penosamente al mio pensiero. Rammenti, Figlio mio, l'inaugurazione dello scorso autunno? Tu avevi ottenuto da me e dal medico il permesso di frequentare la scuola: riprendevi, in quel giorno, i primi nuovi contatti con i tuoi professori e con i tuoi compagni. Rivedo ancora, viva, con gli occhi della memoria, quella cerimonia. Ti rivedo in mezzo ai tuoi compagni, lieto, fiero, disinvolto. Non era quello un ritorno alla scuola, per te, ma era un ritorno alla vita. Non vi è riunione più commovente, più suggestiva e più bella di un'adunata di alunni delle scuole medie. Se questo avviene alle scuole elementari, noi vediamo dei ragazzi che non hanno ancora il senso della vita e che spesso devono ascoltare, irrequieti, parole troppo alte e troppo grandi per la loro sensibilità. Se una simile riunione avviene fra studenti universitari, si osserva la vita che erompe in mille forme di critica, di chiasso, qualche volta di malizia. La gioventù appare impetuosa e buona, ma lontana da quel senso religioso della vita, che si rivela più facilmente negli animi ingenui, ma pensosi, dei giovani dei ginnasi e dei licei. Rivedo ancora i tuoi compagni e le tue compagne ascoltare, con religioso fervore, le parole del Provveditore, i segni alti della sua eloquenza, del suo sapere, i richiami suggestivi al dovere, al lavoro, alle opere per l'anno che si iniziava. Tu eri con gli amici ad ascoltare queste verità, a farne spirito del tuo spirito. Poi la cerimonia ebbe termine. La corona offerta al Monumento ai Caduti completò questo primo giorno di ripresa. Ora, ad un anno di distanza, leggevo che la cerimonia si ripeteva per il nuovo anno scolastico. Mi giunse anche l'invito, ma la mia presenza fu puramente spirituale. Per tutto quel giorno tenni sempre gli occhi fissi a quella meravigliosa adunata di giovani. Tutti erano presenti; tu solo mancavi. |