Arnaldo Mussolini
Vita di Sandro


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     È stato bravo il prof. Ferrata! Egli ha mostrato di avere una nobile tempra di scienziato e di umanista: severo, diligente, coscienzioso, probo, ti ha curato per lunghi mesi come un figlio. Nei giorni gravi che precedettero la catastrofe, egli fu veramente grande. Nulla lasciò di intentato per salvarti. Ti fu vicino in ogni difficoltà, in ogni desiderio, in ogni ora del giorno e della notte. Ti abbracciava ogni volta che ti lasciava, come un figliolo. Era compreso di un rispetto infinito. Mai nessun malato, delle migliaia che aveva avuto in cura, gli aveva ispirato tanta simpatia ed ammirazione; mai, per alcuno, aveva sentito un sì profondo accordo spirituale. Misurava giorno per giorno il tuo declinare, e di giorno in giorno preparava noi alla fatale conclusione, non come un medico, ma come un amico, come un messaggero, umano e dolente, prescelto dal destino ad annunciare, per gradi, la tua fine imminente. Così egli fece con lo zio Benito, allorché venne a trovarti a Cesenatico.
     Ricordo il lunedì tre agosto, quando arrivai con i medici, nel chiaro meriggio, a Cesenatico. Tu eri seduto sul letto. Un momento prima avevi detto alla Mamma: «Oggi arrivano il babbo e i professori valentissimi. Guarirò in breve». Al mio arrivo ti commovesti. Ci abbracciammo con un affetto più intenso dell'ordinario.
     Da quel momento, tu divenisti oggetto di cure e di studi di ogni specie. Il primo esame clinico non diede segni chiari. Bisognava analizzare il sangue. Il prof. Ferrata ripartì nella giornata stessa per Pavia. Avrebbe fatto l'analisi dei globuli; la mattina successiva, alle 10, avrebbe telefonato al dott. Krentzlin le prime notizie. Il martedì, alle 10, io ero presente al telefono e dal prof. Ferrata, che credeva di parlare, col prof. Krentzlin, conobbi tutta la gravità del tuo male, l'improvvisa ricaduta, la necessità immediata dell'intervento coi raggi Rontgen. Il prof. Ferrata ritornò in quello stesso giorno a Cesenatico, accompagnato dal suo bravo, diligentissimo primo assistente, prof. Introzzi.