Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     La stessa innovazione, che nella concezione neoclassica coincide esclusivamente con l’innovazione tecnologica, è un fatto esogeno. L’imprenditore, infatti, si limita a ottimizzare la produzione combinando i fattori all’interno di uno stato della tecniche noto a tutti e a cui tutti si adattano continuamente e istantaneamente.

6. Innovazione e attività imprenditoriale

     Amministrare ordinariamente un azienda non significa essere imprenditori. L’imprenditore Schumpeteriano non ha nulla a che fare con l’individuo razionale tipico dell’economia neoclassica la cui funzione si svolge risolvendo routinariamente problemi di ottimizzazione e per il quale la ricerca delle migliori tecniche produttive non costituisce un problema. Infatti, tutti i produttori dispongono della medesima tecnologia e vi si adeguano continuamente senza che ciò comporti costi aggiuntivi.
     Per Schumpeter è imprenditore solo colui che amministra un azienda innovando continuamente (12) a prescindere se questi abbia un ruolo durevole con un impresa o ne sia proprietario. (13) Questi, oltre a ricercare incessantemente modi migliori di produzione o commercializzazione, è dotato di coraggio e determinazione tali da essere d’esempio (leader) per gli altri produttori.
     La leadership può essere definita come la capacità di pensare nuovo, di intuire ciò che poi si rivelerà esatto, di cogliere l’essenziale, di agire tempestivamente. Il leader agisce più per volontà che per intelletto, più per autorità personale che per idee originali, in ciò distinguendosi dall’inventore.

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(12) ) “Chiamiamo impresa tanto l’effettuazione di nuove combinazioni, quanto l’incorporazione di queste combinazioni nelle aziende, e imprenditori i soggetti economici la cui funzione consiste nell’effettuazione di nuove combinazioni, e che pertanto ne sono l’elemento attivo.” (J. A. Schumpeter, Teoria dello sviluppo economico, “Collana degli Economisti”, UTET, Torino, 1932, vol. V pag. 79).

(13) ) “Per noi la proprietà non è un elemento essenziale alla funzione dell’imprenditore, in quanto l’indipendenza non importa di per se stessa l’idea di impresa.” (Ibidem, vol. V pag. 80).