E’ importante, quindi, tenere presente la distinzione concettuale dell’innovazione dalla invenzione o dalla sperimentazione che sono tutt’altra cosa ed in se stesse non esercitano nessuna influenza sugli affari.
7. Innovazione e concorrenza
Abbiamo precedentemente visto come le innovazioni scaturiscano dall’iniziativa di nuovi produttori che, in un determinato momento, si collocano accanto alle vecchie imprese; queste ultime se non sapranno adeguarsi rapidamente soccomberanno, a causa del vantaggio competitivo dei nuovi. Infatti, l’adozione dell’innovazione crea una diminuzione nei costi e nei prezzi dei nuovi beni che richiede a tutti i produttori di adeguarsi rapidamente, per non essere espulsi dal mercato
Questo fenomeno di selezione, oggetto di ampia trattazione da parte di Schumpeter nell’opera Capitalismo socialismo e democrazia, è denominato dall’autore come “distruzione creatrice”. (14)
La distruzione creatrice, seppure si manifesta come processo pacifico, alla fine si rivela spietata in quanto dà luogo alla ridistribuzione delle risorse e delle ricchezze tra gli individui coinvolti, e può selezionare, eliminare dal mercato quelli che si rivelano inadatti o incapaci. (15)
Essa crea e distrugge fortune, posti di lavoro, ricchezze non mancando, però, di spiegare anche effetti virtuosi. Basti, infatti, pensare al miglioramento complessivo che si ha nell’economia con l’emergere, per esempio, del miglior modo di produrre o di lavorare.
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(14)
) “Questo processo di distruzione creatrice è il fatto essenziale del capitalismo, ciò in cui il capitalismo
consiste” (J. A. Schumpeter, Capitalismo socialismo e democrazia, Etaslibri, 1994, pag.79).
(15)
) “Gli economisti stanno uscendo dallo stadio in cui non vedevano che una forma di concorrenza: quella nei
prezzi…..Ora, nella realtà capitalistica in quanto distinta dalla sua immagine scolastica , quel che conta non è
questo tipo di concorrenza, ma la concorrenza creata dalla nuova merce, dalla nuova tecnica, dalla nuova
fonte di approvvigionamento, dal nuovo tipo organizzativo (per esempio la grande unità di controllo), che
condiziona un vantaggio decisivo di costo e di qualità ……Questo genere di concorrenza è molto più
efficace dell’altro come un bombardamento è molto più efficace di uno scasso e, data la sua molto maggiore
importanza , diviene relativamente indifferente la questione se la concorrenza nel senso comune funzioni con
prontezza maggiore o minore; lo stimolo imperioso che a lungo andare espande la produzione e riduce i
prezzi è, in ogni caso, fatto di una materia completamente diversa.” (Ibidem, pag. 80).
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