In qualunque momento vengano prodotte, (27) esse svolgono sempre una funzione molto importante nell’aprire opportunità per lo sviluppo di nuovi mercati; possono, altresì, introdurre forti diminuzioni nei costi di produzione e grandi miglioramenti nella qualità di prodotti già esistenti.
Le innovazioni incrementali sono solitamente il prodotto di predeterminate attività di ricerca e sviluppo svolte nelle imprese e/o nei laboratori universitari e in quelli finanziati dallo stato. Quindi, per questo tipo di innovazioni vi è ancora meno evidenza, che per le innovazioni incrementali, del ruolo giocato dal mercato. Infatti, per definizione, normalmente questo ancora non esiste anche se gli scienziati ed i tecnologi che partecipano all’invenzione e allo sviluppo di un nuovo prodotto – e che chiaramente sono condizionati dal contesto economico e sociale in cui operano – devono pure avere in mente un mercato potenziale.
Il carattere di innovazione radicale è evidente, per esempio, nei casi del reattore nucleare, del treno e del transistor.
Il reattore nucleare non avrebbe potuto mai derivare da miglioramenti incrementali alle precedenti tecniche di generazione dell’elettricità; inoltre, rispetto queste ultime, esso consente di produrre energia elettrica a costi inferiori.
Il sistema di trasporto ferroviario non avrebbe potuto mai emergere da una combinazione di innovazioni incrementali applicate alla diligenza; lo stesso dicasi per il transistor rispetto alla valvola. Il treno ha consentito di commercializzare i beni aldilà dei mercati locali e di ridurre i costi di trasporto, mentre grazie al transistor si sono potute, per esempio, costruire radio più piccole ed efficienti.
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(27)
) La loro apparizione secondo Mensch si concentra particolarmente nei momenti di grande depressione
economica in risposta al collasso o al declino delle quote di mercato dei prodotti esistenti.(Cfr. G. Mensch,
Das Technologische Patt: Innovationen uberwiden die Depression, Frankfurt, Umschau, 1975;
translated as Stalemate in Technology Innovations Overcome the Depression, Ballinger, New
York, 1979).
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