Per quanto riguarda l’ambiente esterno è importante sottolineare che esso si caratterizza per la presenza di attori diversi (ad esempio istituti di ricerca accademici o governativi). Da questi possono scaturire importanti contributi nello sviluppo di ricerche scientifiche sfruttabili dal punto di vista economico.
Per Nelson e Winter il concetto di ambiente tecnologico si riferisce a un contesto in cui l’innovazione è frutto di interazioni e scambi tra imprese e istituzioni innovative. Si tratta di un processo interattivo continuo, in cui il risultato della ricerca di oggi è sia una nuova tecnologia di successo sia il punto di partenza naturale per la ricerca di domani. I fenomeni innovativi sono quindi cumulativi.
Emerge così l’esistenza di una varietà di meccanismi, una ricchezza istituzionale che include l’iniziativa multipla, pluralistica e individuale, come pure la condivisione di conoscenze, come infine il lavoro cooperativo nelle istituzioni pubbliche.
Ciascuno di questi meccanismi copre diverse funzioni, ma è la loro interazione a rendere così efficiente il motore capitalistico.
Di conseguenza le strategie di innovazione saranno piuttosto il risultato di variabili combinazioni di competizione e cooperazione. Il mix sarà determinato da fattori quali: le conoscenze accumulate all’interno dell’impresa, il ricorso all’ambiente conoscitivo esterno cui attingere per frammenti di conoscenza da inserire nelle proprie routines, la possibilità di imitare facilmente non solo l’idea, ma anche i dettagli operativi di un nuovo prodotto o processo.
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