Accade che un’azienda, allorché le si presentino problemi relativi al processo o al prodotto, ne interpelli un’altra per ottenere, da questa, consigli, suggerimenti relativi al caso. L’azienda interpellante non potrà di certo esimersi, in futuro, dal contraccambiare il “favore”. Si instaurano, così, delle relazioni che danno vita a delle vere e proprie attività di “R&S di tipo cooperativo” in cui un’azienda può attingere al bagaglio di esperienze di altre e viceversa. (58)
Dopo questa breve descrizione della tecnologia osserviamone gli effetti sull’impresa.
Come già accennato, essa ha effetti determinanti sull’efficienza ed efficacia delle attività aziendali, svolge un ruolo decisivo nella competitività e nella concorrenza. Ha un ruolo fondamentale nel mutamento strutturale dei settori industriali, come pure nella creazione di nuovi. E’ inoltre un grande equilibratore, dal momento che erode il vantaggio competitivo anche di imprese ben posizionate e ne fa emergere altre.
Nonostante la sua importanza il cambiamento tecnologico all’interno di un’azienda non è qualcosa di valido in se stesso. Competere in settori industriali ad alta tecnologia non sempre, per esempio, assicura livelli di redditività superiori a quelli di altri settori in cui si impiegano tecnologie semplici o tradizionali.
Spesso molte importanti innovazioni per il vantaggio competitivo sono di ordinaria amministrazione e non implicano balzi in avanti scientifici. Questa tecnologia può essere tanto banale quanto un semplice insieme di procedure per il personale, oppure riguardare, per esempio, le ricerche motivazionali e le tecnologie per l’addestramento nella attività di gestione delle risorse umane.
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(58)
) Cfr. E. Von Hippel, Le fonti dell’innovazione, McGraw-Hill, Milano, 1990.
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