Sarà così possibile ottenere significativi risultati in termini di vantaggio competitivo intervenendo, per esempio, sulla divisione sistemi informativi o sui trasporti, sulla gestione dei materiali oppure sulle comunicazioni e l’automazione d’ufficio.
Un altro importante aspetto della strategia della tecnologia è quello relativo alla scelta fra tentare di migliorare una tecnologia stabilizzata oppure investire in una tecnologia nuova.
La maggior parte dei modelli teorici che descrivono il ciclo vitale delle tecnologie rappresentano una loro evoluzione per cui a importanti sviluppi iniziali ne seguono altri di tipo incrementali fino a giungere ad un punto di maturità in cui le tecnologie non sarebbero più in grado di fornire significativi vantaggi. Tale punto di maturità non è però sempre facilmente identificabile nella realtà.
La tecnologia impiegata nei motori diesel, a 80 anni dal suo utilizzo, era universalmente considerata matura rispetto a quella delle turbine a gas, eppure i diesel hanno di fatto incrementato il loro vantaggio rispetto alle turbine.
La scelta circa le tecnologie su cui investire richiede, quindi, una comprensione approfondita di ciascuna di esse, che non si limiti semplicemente al dato dell’età. Infatti la maggior parte dei prodotti e delle attività generatrici di valore non incorporano soltanto una tecnologia ma molte tecnologie o subtecnologie. Si può quindi supporre che sia matura soltanto una specifica combinazione di tecnologie e non le singole subtecnologie per se stesse.
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