Ovviamente la scelta tra leadership o followership può riguardare le tecnologie di prodotto o di processo come anche quelle relative a qualsiasi altra attività generatrice di valore. Per cui, in un settore industriale ci può essere più di un leader tecnologico date le molte tecnologie coinvolte nell’attività di impresa e dati i vari tipi di vantaggio competitivo perseguibili attraverso le diverse strategie di base.
La scelta fra essere leader o follower tecnologico si basa essenzialmente su tre fattori: la sostenibilità del primato tecnologico, il vantaggio di essere i primi a muoversi o dagli eventuali svantaggi.
Per sostenibilità si intende la capacità di conservare il primato tecnologico nel senso che i concorrenti non possano duplicare la tecnologia o che l’impresa innovi almeno altrettanto rapidamente, o ancora più rapidamente, di quanto non riescano a fare i concorrenti.
Così la sostenibilità di un primato tecnologico dipende da fattori come le competenze tecnologiche relative e il tasso di diffusione della tecnologia.
Le competenze tecnologiche chiamano in causa la preparazione del personale R&S, le strutture R&S e la capacità dell’impresa di sviluppare proficui rapporti con centri di ricerca pubblici e/o privati e perfino con altre imprese concorrenti.
Il tasso di diffusione della tecnologia, invece, riguarda la possibilità che i concorrenti copino facilmente ciò che un’impresa sviluppa. Esso può essere ridotto attraverso diversi strumenti come le politiche di gestione del personale per assicurare la permanenza dei dipendenti, lo sviluppo di prototipi e delle apparecchiature di produzione all’interno dell’azienda o il ricorso a brevetti o segreti commerciali. In quest’ultimo caso è determinante l’efficacia del relativo sistema pubblico di tutela.
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