Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     Nel capitalismo industriale degli inizi del secondo millennio, l’innovazione non è identificabile solo con il prodotto di informazioni locali e specifiche acquisite dall’esperienza, ma è sempre più il risultato di un’interazione tra informazioni concrete e conoscenze generali ed astratte.
     Nelle Piccole e Medie Imprese del nostro paese l’innovazione si è fondata solo raramente su questa interazione, essa è frutto quasi esclusivamente delle capacità di utilizzare informazioni concrete: know-how tecnici, capacità tacite di organizzazione e di divisione del lavoro.
     Le piccole imprese non sembrano in grado di governare e sfruttare le conoscenze astratte e coniugarle al proprio patrimonio di esperienze e capacità.
     Un esempio può essere d’aiuto per meglio comprendere quanto appena esposto.
     Una impresa produttrice di maniglie in ottone è alle prese con un problema tecnico: al termine del processo produttivo, al controllo visivo di tutti i pezzi, in molti di essi si riscontrano delle porosità nonostante i vari tentativi per risolvere il problema.
     Nello stesso tempo nei laboratori di un vicino Consorzio per la ricerca sui metalli (fondato dalla locale Università assieme a più soggetti privati) verifica con successo i risultati di alcuni esperimenti che svelano nuove conoscenze relative al comportamento dell’ottone nello stato di fusione.
     Ebbene, un eventuale incontro e reciproca conoscenza tra Consorzio e Azienda potrebbe portare i due soggetti a stipulare un contratto in cui l’Azienda commissioni al Consorzio di ricerca uno studio finalizzato alla risoluzione del problema che essa ha nella produzione delle proprie maniglie.