La prima guerra mondiale l'abbiamo combattuta contro l'Austria. L'impero austriaco degli Absburgo era composto da un conglomerato di razze delle quali la germanica formava solo un'aliquota.
Ad ogni modo la situazione creatasi nell'epoca attuale è completamente diversa da quelle passate e noi dobbiamo ora combattere contro l'Inghilterra, che ci conti asta accanitamente la necessaria espansione ed a fianco della Germania che la favorisce.
Agire diversamente sarebbe da sciocchi e da persone prive del più elementare discernimento.
Noi siamo con i tedeschi per una questione d'onore, perché avevamo giurato, aderendo al Tripartito, di non fare una pace separata e mai potremo mancare alla parola data.
Noi siamo con i tedeschi per una questione d'interesse, perché potremo prendere quelle terre che ci necessitano al ricco ed opulento impero coloniale inglese e non le potremo prendere certamente alla Germania, che è priva di Colonie.
Noi siamo con i tedeschi perché essi non dimenticheranno mai che l'Italia è il popolo dell'Asse e che tanto contributo di sangue abbiamo dato alla comune guerra. Neutralizzando il tradimento di Badoglio con l'onore dei rinnovati combattimenti, noi saremo in primissima linea, a Vittoria ottenuta, fra coloro che potranno trame i massimi benefici.
Mentre invece in caso di vittoria inglese il re, Badoglio e la cricca di tutti gli altri itiliani venduti alla sterlina, dovranno accodarsi ad un numero infinito di politicanti, di moltissime altre nazioni, le quali tutte hanno sull'Italia dei meriti indiscutibili di precedenza alla gratitudine inglese. Di conseguenza ai nostri connazionali passati al nemico non rimarranno nemmeno le briciole del banchetto.
Noi siamo infine coi tedeschi perché le nostre rivoluzioni sociali portano al trionfo del lavoro e del popolo contro il gretto egoismo dei ricchi capitalisti, mentre l'Inghilterra è la roccaforte della plutocrazia e dello sfruttamento del lavoro.
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