Vi saluto dis.te vos.
G.ni Adamoli
Pag. 20-21
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Teramo, 6 Aprile 1890
Sig.re Corinto Giacci Torre de’ Passeri
In riscontro alla vos. stimata lettera del 5 corr. mese vi dico che avrei piacere mi rimettessi anche voi il conto di cio che vio ho dato e di quando mi hai dato per confrontare col mio conto e vedere dove stanno questi sbagli.
Se ce qualche errori materiali non l’ho visto ancora, perciò desidero un vostro conto, così mi regolero meglio. In quando poi alle Conche che vi ho spedito uldimo mi dite che ce ne dieci rotti: in due balle non sono moldi. Io vi rimise le Balle indere come venne dalla Ramiera, [parola illegibile] a voi quando fosti qui che vi pigliaste anche le balle indere? E così io vi rimise le dette conche, voi che usate anche le Conche alla salmontina? Vi riescono anche buone: un aldra volda poi vi fo la scelda quelle rotte che conosco che non si possono lavorare vi li toglie. Ora vi dirò del peso voi mi dite che io vi accuso il Rame che ricevo di meno. Saprai bene che il Rame Vecchio, in viaggio sfradda col buttare le palombe vengono sempre a diminuire, mentre il Rame Cavo non suole diminuire, perche non ce tara da cadergli.
Vi dico anche che ho una partita di caldaie di quelli sbucati che si lavorano regolarmente, e del diametro da cent. 75 in sotto e conche assortite, per la quandità di un 4 o 5 quintali. Se li vuoi ve li cedo a Lire 42 di forgiatura per o/o chili. Mi farete favore se mi procurate Mazzoni T.C. atti al maglio, occorrendomi per fare la roba grande.
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