Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIII.
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      gnoria à porsi1 in guardia, e mettere senza indugio la città nello stato della più valida difesa. Ciò si fece dalla parte di terra, ciò dalla parte di mare: d'armi e d'armati si rafforzarono le più forti castella, e si deputarono commissarii per affrettare e condurre a fine la riedificazione del castello di Sappanico.
      Ma lo Sforza avea fatto il conquisto della Marca : il Vitellesco era fuggito. Ultima ad arrendersi fu Ancona. « Anch' essa, dice il Muratori ( ad hunc « ann. ), gli si rendè, e gli divenne tributaria. » Gli divenne tributaria: ma lo Sforza nulla cangiolle delle sue libere forme repubblicane, come non ne cangiò negli altri comuni. Ed Ancona, rendendosi a lui, non temè di farsi ribelle alla Chiesa, per cui l'accorto e invitto capitano, mostrando le false lettere del concilio, protestava di riceverla.
      L'acquisto della Marca, sì bella, e grassa, e popolosa provincia, maggiori nervi a-veva aggiunto allo Sforza. Onde a conquiste aggiungendo conquiste, passato era già nell'Umbria. Addolorato il pontefice per le non conciliari determinazioni del sinodo basileese, e spaventato della sforzesca tempesta, che già facevasi sentire ad Otricoli, altro migliore partito non ebbe, ch'entrare in accordi col fortunato capitano, e farselo amico, ponendolo per tal modo in diffidenza del sospettoso duca di Milano, e facendosene una difesa contro di lui. Il Biondo da Forlì, storico di chiaro nome , suo segretario , fu dallo Sforza inviato , per trattarne co* pontificii ministri. La somma del trattato fu : che il papa gli concedette, il 25 marzo i434> la Marca in vicariato, sua naturai vita durante; e per farselo suo del tutto, creollo gonfaloniere della chiesa. Tengasi dunque fermo , che d' allora lo Sforza governò la Marca ed Ancona, come vicario del papa nel temporale. Ne discende che dunque in lui, come ne' vicarii e marchesi e governanti che lo aveano proceduto , intatto conservoséi l'alto dominio, ossia la so-;


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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