Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
LIBRO XIV,
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nativamente cogli ambasciatori del re de' romani, e del re di Cipri, cogli arcivescovi di Ravenna e di Aquilea, e col vescovo d'Ancona, Giovanni Caffa-relli, nobile romano. Stato era egli al vescovado nostro trasmutato da quello di Forlì, uomo dottissimo, e d'Ancona assai benemerito, non solo pel pastorale suo zelo, ma per l'impegno altresì, col quale efficacemente si adoperò, perchè in favore di lei si decidesse la insorta controversia sulla temporale giurisdizione delle terre di Castelfìdardo e di Offagna.
Ora sul proposito del mentovato conclave rapporterò voltate nel volgar nostro le parole da Enea Silvio Piccolomini, che poscia fu Pio II, dette nella orazione all' imperatore Federico, e riferite 'dal eh. monsignore Compagnoni in una delle sue annotazioni manoscritte alle notizie storiche del Saracini : Il conte clave tu costruito nel dormentorio de' predicatori « alla Minerva. La prima porta ne fu affidata a « quattro prelati , che n' ebbero le quattro chiavi, « l'arcivescovo di Ravenna, e i vescovi d' Ancona , « d' Aquilea, e '1 Sermoiense ( sic ). E questi ancora tenuti erano sotto due chiavi. Queste le custo-, « dimmo alternativamente noi cogli oratori del re « dè' romani, del re di Cipro, e degli anconitani. « La nostra stanza fu nel campidoglio. Inoltre un' alee tra porta era, che chiudeva noi; e la custodia di ce questa ebbela il procuratore di Rodi ».
Successore d'Eugenio fu da' cardinali eletto il 6 di marzo, il cardinale vescovo Tommaso da Sar-zana, che chiamossi Nicolò V, uomo piuttosto di sommo, che grande ingegno, e di universale piuttosto, che vasta, dottrina, ed amantissimo de' dotti, cui liberalissimamente adornò e beneficò. Non so come il eh. Muratori si piacesse a dire, che tu di bassissima nascita. Il Fazi , il Platina, il Yolaterrano, il Giorgi , il Piatti mandarono alla memoria, eh' e' nacque d'un professore di medicina. Certo non par-mi , che professione sì nobile possa riputarsi bassis-Storio d' Ancona. Tomo li. 20
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