Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
324 STOMA D'ANCONAcommissario ne andò coJla peggiore, uno de'suoi in malconcio, 1' altro ucciso. Sommamente asperato il cardinale, da Macerata, il 17 maggio i45c, fulminò contro Ancona l'interdetto spirituale, e v aggiunse l'altro civile, non dissimile da quello, che gli antichi romani dicevano aqua et igni. Inviamosi oratori al.legato, e al papa; e pressoché tutte le marchiane città, Recanati principalmente e Fermo, interposero J>er Ancona i loro uffizii. Tolsesi l'interdetto, Ancona fu assojuta, ma con queste condizioni : che il comune pagar dovesse alla camera apostolica mille ducati , cento ad un Nicolò da Castello (forse colui, che in quel tafferuglio erane andato malconcio), e cinquanta agli eredi di quell'altro, eh'erane stato morto. E' giusto il dire, che l'assoluzione dell'interdetto erasi, ottenuta per la interposizione del b. Antonio Fatatile per la interposizione di iui, scemata ancora la multa pecuniaria.
Ad e II veleno delle funeste gare municipali 1460-65 contaminava tuttora quella incomposta e guer^ reggevole età. Ed ecco, per ragione di concini , insorgere una guerra tra Ancona e Jesi. Alcuni anni indietro erano i> due comuni convenuti in alcuni patti per la conservazione della pace. Ma o che in que' patti i confini non fossero bastevolmente determinati, o che nuovi dubbi! e nuove pretensioni di proprietà insorgessero, gli esini vollero rivendicare Piano de' Gratinelli, territorio di Camerata. Que' terreni dal comune d' An-jpona . phe tenevali per suoi, erano stati donati al nobile e prode Astorgio degli Scottivoli, che onorato ,Servigio avea prestato a Francesco Sforza , du-ca d1 Milano. Ridomanda vanii gli esini, dicendo Jflro , ragioni di averli ; gli anconitani opponendo loi;o ragioni a ritenerli, negarono di cederli. Quei terrenistati erano, secondo il solito, lavorati e seminati. Già era il giugno, biondeggianti le messi, prossima la mietitura. Ed ecco alla improvista cor-
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