Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 47 rmorte morte srudiva diffondersi spaventevolmeote per tutte le vie oiroostanti. Il perchè il Proconsolo li tolse subito dalla presenza della plebe, e mostrando quasi volerglieli riconsegnare, li diede agli Anziani, i quali adempirono il loro primo proposito di metterli in salvo per una finestra di dietro al Palazzo. Ma troppo stava in aspettazione la moltitudine; troppo era ansiosa di averli in balfa propria , e sbramar gli sguardi cupidi oltremodo di sangue, nello strazio della loro agonia. Per cui sospettando di quello che era, diedesi ad inseguire i fuggiaschi ; e per ogni parte stringendoli, ne fece strazio miserando presso le case de'Lambertini, uccidendoli ne* più barbari e dolorosi modi che possa l'Averno immaginare, e dandoli quindi in potere di fanciullesca canaglia, la quale trascinò baccante e pazza per la Città que'due cadaveri brutti di sangue e schifosi, poi li squarciò per ogni membro e li fece in minuzzoli (i Mar^o). — Così ebbe fine quella rabbia popolare, la quale andò contaminata di bestiale vendetta, come -tutte vanno le vendette di chi pone suo nume e sua giustizia nell'acciaio. Così fu allora la moltitudine per non fortissima cagione, come lo era stata dapprima in tempi chiamati più barbari, e come poi addivenne in tempi stimati più civili. Il popolazzo è sempre eguale in tutti i secoli, sotto qualunque clima, in ogni civil condizione : o non s'infiamma abbastanza , e trema; o soverchiamente s'infiamma, e fulmina.
Però colla morte di quei due non era tutta dispersa la semenza Ghibdlina: altri faziosi, rimanevano pur anche, e si doveva, o punirli o persuaderli a ravvedimento. Ecco pertanto ciò che fece il Pretore Ferrapecora. Accese una candela da un denaro, e postala sulla Ringhiera alla presenza del popolo, citò Bonincontro dallo Spedale, Polo, dei Conti, Dinadano Simopiccioli, e gli altri di sopra nominati, a comparire alla sua presenza prima che la detta candela finisse, e quivi difendersi da quanto loro era apposto. E finita la candela, nè essendo Annal. Boi. T.II. 60
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