Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

Pagina (349/524)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      BOLOGNESI 3i7
      da qualche abile artista ad olio; e tale ufficio fu affidato ai due fratelli Agostino ed Annibale Garracci, il primo de'quali aveva circa ventitré anni e l'altro venti (i58o). Le loro tele assai fedeli all'originale restarono nel Ducal Palazzo di Parma, esposte per lungo tempo all' ammirazione di tutti ; e la cupola dell'Aretusi levò in gran fama l'artefice.» Di fatto il Duca lo chiamò a corte, ed ivi dipinse ogni guisa di ritratti a'suoi famigliari ed alle loro donne. Poi in Bologna ritornò dove condusse ad olio ritratti sì ben Correggescbi, che sembran lavori dei Carrocci. Chiamato poi a Ferrara, gli vennero allogati dal Duca di que' giorni Alfonso II. i ritratti delle più belle dame della città, che di nascosto oprar doveva in piccoli rami a dipinto : ma esso ne faceva mostra a' conoscenti ; ond' ebbe quasi a lasciarvi la vita. Fu però sbandito dallo stato d'Alfonso , ma venne pagato delle sue opere, che furono guaste e disperse da quel signore insultato. L'Aretusi reso ricco pe'molti lavori operati, comprò possessioni nella terra del Medola od Olmetola, ed ivi fece fare all'affresco, sopra una lunetta fra 1' architrave e 1' arco d'un portone, una Santa Famiglia a Guido giovinetto, non uscito per anche dali la disciplina del Calvart : la quale opera, che di presente è trasportata in tela , mostra appieno appieno la tendenza al manierismo dell' iracondo fiammingo. Ricco adunque l'Aretusi, gittò pennelli e tavolozza, • diedesi a vestire con pompa, ed a godersi le agiatezze colla sua donna Lucia Barbieri ; e stette serenamente ad attendere la morte, che lo colse verso il finire del secolo decimosesto.
      Ora di Cesare Baglione. Pittore molto spedito e facile fu egli per certo, e l'arte apprese dal padre suo, mediocre dipintore. Si distinse principalmente nell'operare prospettive, architetture, paesaggi, case rustiche, frutti, animali e fiori, tanto ad olio che a tempera ed a fresco ; e talvolta tentò quadri da altare, dove si scorge pennello pronto, colore ardito, ma poco disegno, e poca o nulla composizione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

Pagina (349/524)






Agostino Annibale Garracci Ducal Palazzo Parma Aretusi Duca Bologna Correggescbi Carrocci Ferrara Duca Alfonso II Alfonso Aretusi Medola Olmetola Santa Famiglia Guido Calvart Aretusi Lucia Barbieri Cesare Baglione