Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      processo 1)1 frate girolamo savonarola. 507
      Della monaca del monasterio di Casignano che si chiamava nel volgo la profetessa, confesso che io feci opera con li Otto che ella fussi rimessa nel monasterio per levarmi quello stimolo dalli occhi : dipoi col Vicario passato del Vescovo di Fiesole mi operai che lui facessi stare detta monaca stretta, e non mi scrivessi contro.
      Circa il segno della Croce e del nome di Gesù che fra' Salvestro dice che io gli dissi avere scolpito nel petto mio confesso esser vero che io gnene dissi, e feci opera che' melo credessi; e dicevoli era per mia devozione; ma tutto fu una finzione che io feci per mostrarli di esser buono.
      Il benedire che fra Salvestro dice che io facevo de'pa-ternoslri, e altre cose simili a san Domenico di Fiesole , confesso esser vero che lo feci, e facevòlo per satisfare a chi mi seguitava , ma me ne rimasi poi per le parole di fra Domenico e di fra Salvestro che me ne dissono male. Confesso ancora esser vero che fra Salvestro mi disse che io guardassi bene, che le visioni che lui mi riferiva avere, che le non fussino sogni; ma io come altra volta ho detto gli persuadevo e così mostravo credere che le fussino cose da Dio: non però che io lo credessi. La visione di quello Pontefice che io disegnai già aver visto vestito di bianco con altre circustanze, dico esser stata una mia finzione per darmi reputazione, e non che io in verità ne sapessi altro.
      La cagione perchè io mandai fra Malatesta e fra Ru berto Salviati a Piero Popoleschi Gonfaloniere di Justizia quando era a casa a'dì prossimi, fu per sbigottirlo e per tirarlo dal nostro, mandàgli a dire che siccome io avevo mandato a dire a Giuliano Salviati, a Benedetto del Nero quando era Gonfaloniere, che non fussi contro all'opera nostra, altrimenti che capiterebbe male : cosi mandai a dire a lui che fussi contento non volere essere contro a noi.
      Del sapere il secreto della Signoria prima fussi publi-cata, ne dico il medesimo che io ho detto altra volta. Que-


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Storia dei comuni italiani
Volume Terzo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1866 pagine 566

   

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