La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 87
•via più sicura per uccidere il serpente esser quella di presto schiacciargli il capo. (ia5o) Senza che le principali castella essendo situate al destro lato, si causerebbe, dovendo assediarle, l'arduo passaggio di una gran massa d'acqua. Nondimeno la natura e l'arte avevano solcata quella stessa via con rami e canali senza numero, come fossi immensi contro a chi viene dalla marina. Quattro di essi somigliavano fiumi d'ordinaria grandezza. Il primo a incontrarsi era il canale di Farescur. Niun altro è cosi ristretto tra il fiume e il lago; ma pur gli Egiziani si contentarono di punzecchiarvi il nemico, desiderosi che si scostasse dal mare. Il quale pervenuto al secondo canale di Achmum-Tanis, largo e profondo come il Po a Piacenza, dovette far alto. Era di là il campo egiziano, e il campo era protetto dalle nuove torri di Mansur, oltre che Moadham Turan-Scià figliuolo dell'estinto soldano si era spedito dalla guerra portata nel Diarbekir, e a gran giornate veniva verso il Basso Egitto con navi, fanti e cavalli. Due volte i Crociati fabbricarono un ponte, e altretante il fuoco greco lo consumò. Finalmente un Àrabo mostrò loro il guado; vi passarono dentro con grave pericolo, e in battaglia si posero sull'altra sponda. Ma qui le cose mutarono faccia; gli assalitori si videro da più bande assaliti; la loro difesa fu nondimeno gloriosa. Nel calor di una zuffa il conte d'Artesia spronò innanzi con pochi cavalli; entrò fin dentro a Mansur, le cui porte erano aperte per raccorre i feriti, e sotto una grandine di sassi fece prodezze quasi incredibili, ma vi rimase ucciso. Sopraggiunse in quel mentre iled
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