La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
152 LIBRO QUARTO
10 condusse al Irono delle Due Sicilie. Gli eventi che ne derivarono, non furono indifferenti a'Gè-nOvesi.
Già accennammo , ehe il principe Manfredi, nominato tutore dell'avvelenato fratello, usurpò
11 reame delle Due Sicilie sopra l'assente nipote (I). Pareva che lutto gli sorridesse. Corradino era quasi un fanciullo, e la madre lo riteneva, ozioso ma salvo, in Germania; il papa, protettor naturale de'principi oppressi, pur non ardiva vibrare anàtemi; i Veneziani, i Pisani, gli Aragonesi facevano corte all'usurpatore> e la setta potente de'Ghibellini l'onorava fino a vestire come lui di verde; il qual colore di parte durava ancora a'nostri giorni in Italia (2).
Ma l'ora del gastigo sonò; e a un mite pontefice succede un ardito, di nazione francese. Urbano IV, lo stesso che scomunicò i Genovesi, scomunica Manfredi; dichiara Corradino decaduto, e offre di nuovo a Carlo d'Angiò il regno già , offertogli da Innocenzo IV (3). Avverso da prima, il re Lodovico acconsente per venerazione al pontefice, e Carlo è persuaso da Beatrice di Berengario sua moglie; dolente di essere soltanto contessa, mentre le sue sorelle sono regine. Carlo era disarmalo; ma poni alla moda qualche voce di guerra, e avrai un esercito beli' è fatto in Francia, ove possono tanto moda e valore. 11 grido d'allora fu la conquisla di Napoli. Ei rimbombò
(1) Costanzo, I., A. 1254.
(2) Della Casa, Galateo, 268. V. Annot. VI.
(3) Vedi la nota u»
| |
Irono Due Sicilie Gè-nOvesi Manfredi Due Sicilie Germania Veneziani Pisani Aragonesi Ghibellini Italia Genovesi Manfredi Corradino Carlo Angiò Innocenzo IV Lodovico Carlo Beatrice Berengario Francia Napoli Costanzo Della Casa Galateo Annot Vedi Corradino Urbano IV Carlo
|